SCULTURE IN CONCERTO

Alla Fondazione Il Canto di Virgilio, la musica e la scultura si incontrano in un dialogo profondo, dove il linguaggio del suono e quello della materia si intrecciano per dare forma a una nuova esperienza estetica. Il flauto di Vincenzo Gaudino e il pianoforte di Andrea Barbato non si limitano a eseguire un repertorio: diventano essi stessi strumenti di esplorazione, compagni di un viaggio che attraversa le suggestioni visive e tattili delle opere dello scultore Bruno Gentile.

In questo spazio condiviso, il gesto sonoro e quello plastico si rispecchiano. Le sculture di Gentile, con la loro tensione tra equilibrio e movimento, sembrano farsi eco delle melodie di Claude Debussy e Jules Mouquet, mentre le note si posano sulle superfici come una carezza di luce. Ogni suono sembra generare un’ombra, ogni forma sembra trattenere un’eco: è un dialogo intimo, dove i confini tra le arti si dissolvono fino a scomparire.

In questa fusione di linguaggi nasce una nuova modalità di ascolto e di sguardo: un’esperienza che non si limita a contemplare o a sentire, ma che invita a vivere l’arte come una presenza totale.
Così, alla Fondazione Il Canto di Virgilio, prende vita un percorso poetico dove la musica diventa materia e la scultura diventa suono — un equilibrio raro e cangiante, un gesto condiviso che si fa emozione collettiva:
un’opera da ascoltare, un concerto da guardare.

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