TRANS-UMAN-ANZA (Festival dei Suoni Calabresi 2025).

Name: TRANS-UMAN-ANZA (Festival dei Suoni Calabresi 2025).
Start: 2025-09-18T21:45:00+02:00
End: 2025-09-20T23:00:00+02:00
Location: Borgo Carafa

Schedule

Thu, 18 Sep, 2025 at 09:45 pm to Sat, 20 Sep, 2025 at 11:00 pm

UTC+02:00

Location

Borgo Carafa | Locri, CA

Giunto alla sua terza edizione, TRANS-UMAN-ANZA – Festival dei Suoni Calabresi 2025 è un evento culturale dedicato alla celebrazione e alla valorizzazione della musica e delle tradizioni della Calabria. Il festival si distingue per il suo focus sulla musica tradizionale calabrese e per il suo essere una sorta di “filo di Arianna”, della musicalità della nostra terra
che partendo dal Pollino attraversa il Monte Poro, le Serre, la costa Jonica fino ad arrivare alle pendici dell’Aspromonte.
L’edizione 2025 si articola in tre serate:
Giovedi 18 settembre ALESSANDRO SANTACATERINA (Brancaleone – basso Ionio), chitarrista e compositore. È riconosciuto dalla critica come uno dei più originali innovatori della chitarra battente all’interno dell’ambito della musica sperimentale. Il cantautore Eugenio Bennato lo ha definito ‘’la prima chitarra battente della nuova generazione’’, ed il musicologo e docente dell’Università di Firenze Maurizio Agamennone ‘’uno dei migliori chitarristi battenti attualmente attivi’’, la rivista Blogfoolk come un ‘’giovane talento della chitarra battente’’.
Venerdi 19 settembre ALESSANDRO SESSA (San Lucido – CS). Musicista e terapeuta Alessandro Sessa si concentra su un lavoro di elaborazione della musica sanlucidana e calabrese. Il concerto propone brani ideati e sviluppati seguendo la linea della musicalità tipica integrata con altre modalità sonore, contesti recitati e frammenti della tradizione.
Sabato 20 settembre, PARAFONE’ (Serre Calabresi e dintorni). Il collettivo musicale Parafonè´ è un gruppo calabrese di world music che si occupa di recupero e riproposta della musica tradizionale. La continua ricerca di suoni e di forme, la sperimentazione tra passato e futuro, dà vita ad un “personale” linguaggio espressivo, che coinvolge sia le nuove generazioni che gli anziani suonatori, i quali riconoscono una matrice comune tra tradizione e innovazione.