Radiocomunicazioni di JACOPO BUONO

La ripetizione come atto antinarrativo ma giocoso, non è altro che un flusso, uno scorrimento (quasi) inarrestabile, rappresenta la nostra quotidianità. Scorrimenti abitudinari che vanno a relazionarsi con moltissimi oggetti e situazioni personali che ci auto-costruiamo. L’apparato radiofonico in luoghi non idonei rappresenta l’interruzione di tale flusso, un fallimento certo e annunciato che cerca di sopravvivere soltanto attraverso altri spasmi visivi che accompagneranno gli spettatori in un viaggio sotterraneo.

Jacopo Buono è un’artista multimediale che si esprime attraverso un continuo mutamento del medium prescelto. Che si trovi davanti materia grezza, oggetti conosciuti, persone altre, situazioni, ambienti, cerca di trattare sempre tutto con lo stesso metodo, cercando una sovrapposizione di livelli di significato. Inizia il suo percorso attratto dall’ambiente esterno con interventi di arte urbana per poi evolversi verso altre direzioni, mantenendo comunque nel tempo una certa attrazione per l’outdoor. Si concentra da sempre sul concetto di spazio inteso come contenitore, sia reale che digitale, sul concetto di accumulo e di stratificazione affiancato alla destabilizzazione della realtà comune e delle proprie abitudini. È co-fondatore dello studio/laboratorio Spazio Materia e fondatore del collettivo artistico e progetto curatoriale PHASE.

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