Paolo Valesio e Mino Petazzini: Il regno doloroso e Radio dei giorni di pioggia

Name: Paolo Valesio e Mino Petazzini: Il regno doloroso e Radio dei giorni di pioggia
Start: 2025-03-20T18:00:00+01:00
Location: via Mascarella, 24/b, 40126 Bologna, Italy

Schedule

Thu, 20 Mar, 2025 at 06:00 pm

UTC+01:00

Location

via Mascarella, 24/b, 40126 Bologna, Italy | Bologna, EM

Il regno doloroso
di Paolo Valesio
Radio dei giorni di pioggia
di Mino Petazzini
Gli autori incontrano il pubblico
Due libri scritti nello stesso momento, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ‘80. Il primo, Il Regno doloroso di Paolo Valesio, in una prosa a tratti molto poetica, il secondo, Radio dei giorni di pioggia di Mino Petazzini, in una poesia ritmica e priva di versi, che somiglia a una prosa. Il primo da un autore quarantenne, già ben noto, Paolo Valesio, il secondo da uno sconosciuto venticinquenne, Mino Petazzini. Entrambi i libri, che oggi sono stati, a breve distanza l’uno dall’altro, ristampati, facevano in qualche modo i conti con la Neoavanguardia allora imperante, che aveva dominato il dibattito letterario nei vent’anni precedenti, e in una certa misura anche con le esperienze analoghe, sia poetiche che narrative, scaturite nello stesso periodo in altri paesi europei. Il primo per contestarne, o forse arricchirne, la piattaforma ideologica, ad esempio con la dimensione del sacro, il secondo più semplicemente per uscire da un’influenza che aveva portato l’autore fuori strada rispetto alle proprie originarie intenzioni. Ma entrambi i libri di quella stagione risentono, nella costruzione, nelle scelte stilistiche, per quanto molto diverse, nelle dinamiche di un incontro, di un confronto e di una fuga. Ed entrambi i libri, in fondo, sono stati concepiti nell’estremo scorcio di una stagione che era ormai alla fine e sulla soglia di una stagione diversa, più libera e contraddittoria, che stava dando i suoi primi frutti nella poesia come nel romanzo. Abbiamo pensato che possa essere interessante riscoprirli ora, riascoltarne la musicalità, misurarne a distanza di tempo le ragioni, rileggerne con distacco o nuova partecipazione le ambizioni.
Paolo Valesio
Il REGNO DOLOROSO
Il regno doloroso è un romanzo-poema pubblicato originalmente nel 1983 dall’editrice Spirali a Milano e riedito nel 2024 (seconda edizione, 2025) dalla casa editrice Diaforia a Viareggio, con fedeltà al testo originario ma con l’aggiunta di una nuova introduzione e di un’appendice critica. La sua ispirazione è una proposizione (posta in epigrafe) del filosofo americano Ralph Waldo Emerson: “È strano come sia doloroso il mondo reale – il regno doloroso del tempo e dello spazio”. Nel Regno doloroso, ciò che viene escluso è altrettanto importante di quello che vi è incluso. La narrazione infatti esclude: la vita interiore, la grande storia, la società e la natura. E allora, che cosa include? Tutto il resto. Come per esempio i sensi e sentimenti dei suoi tre personaggi che non s’incontrano mai, e vivono la solitudine degli espatriati. (La dignità di questo termine – e della sua condizione umana – va ribadita). Si narra che (nel 1600) la visione decisiva per il pensatore mistico tedesco Jakob Böhme nascesse dall’osservazione di un oggetto di casa: un piatto di peltro percosso dai raggi del sole, che risvegliò in lui una luce intensa e parve introdurlo ai misteri delle cose. Il sacro si manifesta solitamente, nel mondo d’oggi, in modo frammentario e in forma degradata. Il regno doloroso – che è stato definito come una serie di epifanie soffocate – descrive la miseria e l’inseparabile bellezza di questa presenza del sacro: indissolubilmente legato alla materia, alla fenomenologia della carne e dei sensi.
Mino Petazzini
RADIO DEI GIORNI DI PIOGGIA
Dalla Nota alla terza edizione: “Sono passati quarantacinque anni da quando ho scritto Radio dei giorni di pioggia, quaranta esatti dalla prima edizione e diciotto dalla seconda. Quando Maria Gervasio qualche tempo fa mi ha proposto di ristampare l’edizione Bohumil del 2007, ho risposto d’istinto che però forse avrei potuto rivedere qualcosa e magari preparare una terza edizione diversa sia dalla prima che dalla seconda. Per le ragioni che ho già spiegato in passato e che posso riassumere brevemente così: Radio dei giorni di pioggia, per la sua genesi e per il suo, sicuramento ingenuo (avevo 25 anni), intreccio di scrittura e vita, anzi di radicale e risolutiva ricostruzione di una scrittura e di una vita, è un libro che, almeno ai miei occhi, rimarrà per sempre in una versione non definitiva, che temo mi verrà voglia di integrare e modificare a ogni passaggio (anche se il nucleo principale dei testi si conserva sostanzialmente invariato). (...) La verità è che, a differenza di tutte le altre mie raccolte, che sono ormai una dozzina e di cui cambierei poco o nulla, Radio dei giorni di pioggia, per i motivi che ho accennato, ha avuto sin dall’inizio e avrà sempre questa peculiare natura, che ciclicamente mi induce a tornare dentro quel mondo ormai lontano per dargli un’ultima sistemata (un po’ come facevano le madri di una volta, tra cui anche la mia, con i figli piccoli prima che uscissero di casa).”

Paolo Valesio è poeta, narratore e saggista; in particolare, ha pubblicato una ventina di volumi di poesia. Dopo una lunga esperienza in università statunitensi (soprattutto a Yale), Valesio ha concluso la sua carriera a New York, presso l’università di Columbia di cui è professore emeritus; ed è rientrato in Italia dove presiede il Centro Studi Sara Valesio di Bologna. Fondatore della rivista internazionale di poesia IPR. Italian Poetry Review, Valesio collabora regolarmente al “quotidiano approfondito” online IlSussidiario.net, ed è consulente di case editrici.
Mino Petazzini dalla fine degli anni ’70 ha fatto parte del gruppo di giovani poeti raccolti intorno a Roberto Roversi. Vive a Bologna, dove è stato direttore della Fondazione Villa Ghigi. Negli ultimi vent’anni Bohumil, oltre a due nuove edizioni del suo primo libro, Radio dei giorni di pioggia, uscito nel 1985, ha pubblicato varie sue raccolte di poesia (l’ultima, La fine di un gioco, quest’anno). Dal 2020 al 2024, per Luca Sossella editore, ha curato quattro voluminose antologie: La poesia degli alberi e La poesia degli animali (tre volumi dedicati ad animali domestici, selvatici e uccelli).