ORIZZONTI VISIONARI - Dalla "Vita" alla "Scena"

ORIZZONTI VISIONARI è una nuova iniziativa progettata a partire dal dialogo con il gruppo Visionari, persone appassionate di teatro che hanno deciso di affiancare lo staff di Fertili Terreni Teatro nella costruzione di un programma di approfondimento rispetto ai temi più importanti del teatro.

Sarrà analizzato e discusso il tema della scrittura per il teatro sotto tre diversi punti di vista, con 3 incontri guidati dai Direttori di Fertili Terreni Teatro.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a chiunque voglia saperne qualcosa in più.

Secondo incontro:

DALLA “VITA” ALLA “SCENA”

A cura di Simone Schinocca, direttore artistico di Tedacà e Fertili Terreni Teatro

Sabato 5 aprile ore 17 presso Bellarte

In questi anni di lavoro come compagnia Tedacà abbiamo affrontato diverse produzioni che partendo da storie di vita reali, fatti realmente accaduti, episodi di cronaca o interviste a persone su determinati temi ed esperienze sono diventate delle vere e proprie drammaturgie. Come è possibile trasformare materiali e spunti che nulla hanno a che fare con l'esperienza scenica in copioni e spettacoli? Come la raccolta di interviste a persone che hanno vissuto una comune esperienza può diventare una storia da portare sul palcoscenico? (è il caso di Stranieri, una drammaturgia nata da 40 interviste a persone migranti dal sud al nord italia tra il 1950 al 1970; di Stranioggi che aveva come spunto numerose interviste ad Italiani emigrati all'estero dal 2000 in poi; di Figli d'anima, prossima produzione 2025, che sta nascendo da interviste a persone che hanno un vissuto collegato all'esperienza dell'affido familiare). Come una raccolta di notizie, materiali, testimonianze e articoli di giornali può trasformarsi in drammaturgia? (Donne racconta il percorso di emancipazione e non emancipazione dell'universo femminile nel 900 italiano; Whiskey e Soubrette racconta la storia di Isa Bluette, Macario e Fred Buscaglione partendo da Articoli di giornali, servizi radiofonici, esperienze di testimoni...) Come un testo letterario, un epistolario, un'opera non nata per il Teatro può diventare la base per un'opera teatrale? (lo spettacolo Fine Pena ora parte da un epistolario durato quarant'anni tra Elvio Fassone, magistrato, e Salvatore, ergastolano). Partendo dalla nostra esperienza drammaturgica, e considerando che il teatro è il mondo della possibilità e nulla può considerarsi assoluto, si proverà a ricostruire una possibile strada sul come la "vita Reale" possa diventare "racconto teatrale".

L'iniziativa è realizzata nell'ambito del progetto “𝗢𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗙𝗧𝗧 - 𝗖𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗮𝗹𝗶” promosso da AMA Factory, Cubo Teatro e Tedacà Bellarte, vincitore dell’Avviso pubblico Torino, che cultura finanziato con fondi PN METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027 - TO7.5.1.1.B - SOSTEGNO ALL’ECONOMIA URBANA NEL SETTORE DELLA Ministero della Cultura

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