Scuola Decoloniale | Twiza 2023 | Valerie Tameu

FIREWORKS, TWO STREETS OVER II

ITA: Valerie Tameu è autrice e performer. Laureata in studi di danza presso la facoltà di Cinema,
Arti della Scena, Musica e Media di Torino, si forma con vari3 artist3 della scena performativa italiana e internazionale.
Contemporaneamente porta avanti progetti di creazione e ricerca con diverse realtà italiane nell’ambito della danza e della Performance art.
La sua ricerca riguarda la relazione tra performance e identità e la differenza tra memorie e
storia, mentre la sua pratica artistica con-fonde creativamente corporeità, idee, teorie e
allucinazioni.
Per Scuola Decoloniale, porterà “Fireworks, two streets over II“, un workshop che si sviluppa
a partire dall’esperienza personale di Valerie Tameu e sulla sua riflessione sull’importanza dell’autoaffermazione di specifiche identità diasporiche attraverso la pratiche performative e sul modo in cui queste ultime diventano testimonianze di appartenenza e fenomeni di resistenza (ed esistenza).
Durante il laboratorio verranno proposte alcune pratiche artistiche (somatiche e di scrittura)
e momenti di scambio; momenti di condivisione di materiali di varia natura e riguardanti il
lavoro di alcun3 performer contemporane3 che danno voce alle dinamiche interculturali
della diaspora, per costruire un contesto; una riflessione collettiva e condivisa sulle possibili strategie di resistenza e riappropriazione culturale, come ponti tra la memoria storica e la speculazione sul futuro, per arrivare a pratiche somatiche che interpellano il corpo nella sua possibilità di creare nuovi spazi.

ENG: Valerie Tameu is an author and performer. She graduated in dance studies from the Faculty of Cinema, Performing Arts, Music and Media in Turin, she trained with several artists from the Italian and international performance art scene.
At the same time, she carries out creation and research projects with various Italian realities in the field of dance and performance art.
Her research concerns the relationship that exists between performance and identity and the difference between memory and
history, while her artistic practice creatively con-fuses corporeity, ideas, theories and
hallucinations.
For Scuola Decoloniale, she will bring "Fireworks, two streets over II", a workshop that develops
starting from Valerie Tameu's personal experience and her reflection on the importance of the empowerment of specific diasporic identities through performance practices and how these become testimonies of belonging and phenomena of resistance (and existence).During the workshop some artistic practices (somatic and writing) will be proposed
and moments of exchange; moments of sharing materials of various kinds and concerning the
work of some contemporary performers who give voice to the intercultural dynamics
of the diaspora, in order to build a context; a collective and shared reflection on possible strategies of resistance and cultural re-appropriation, as bridges between historical memory and speculation on the future, in order to arrive at somatic practices that question the body in its possibility of creating new spaces

Valerie Tameu è autrice e performer.

Laureata in studi di danza presso la facoltà di Cinema, Arti della Scena, Musica e Media di Torino, si forma con vari3 docent3 della scena italiana e internazionale e frequenta i corsi Modem presso il centro coreografico Scenario Pubblico.

Ha collaborato con Tecnologia Filosofica, Balletto Teatro di Torino, Laurent Pellisier, Paolo Armao, Masbedo, Alessio Maria Romano, Daniele Ninarello, Bob Kil. Contemporaneamente porta avanti progetti di creazione e ricerca, partecipando a Officin&Ideali - Residenze in Transito, con il progetto Cronòtopia, in collaborazione con Teresa Norhona Feio e Annalisa Cannito; ha partecipato a Workspace Ricerca X 2021/ The ever practicing artist presso Lavanderia a Vapore, con il progetto A Thousand Ways to Fall; ha preso parte a Fase XL, progetto di C.U.R.A Centro Umbro Residenze Artistiche e La Mama Umbria International di Spoleto con il progetto Nebula, andato in scena durante L’Umbria Factory Festival 2022, a Spoleto; idea il progetto performativo Bolo, curato dall’associazione Sineglossa, PWF Festival e presentato presso gli spazi di Combo Torino; collabora con Spazio Griot e Inua Ellam scrivendo per la Zine Rage&Desire.

É ospite del progetto Ctonia, parte del Festival Interazioni, alla direzione artistica di SalvoLombardo. Dal 2023 porta avanti il progetto performativo “Dove hanno tremato le Placche” coprodotto da spazio Griot e Polo del 900, “Metabolo”, curato da Sineglossa.

La sua ricerca riguarda la relazione tra performance e identità e la differenza tra memoriee storia, mentre la sua pratica artistica con-fonde creativamente corporeità, idee, teorie eallucinazioni.

Requisiti e materiali richiesti:

- Il workshop si rivolge a chiunque sia interessat* ad approfondire il tema del rapporto tra danza/performance e decolonialità;

- Non è necessaria un’esperienza pregressa nell’ambito della danza;

- Abbigliamento comodo;

- Precedenza alle persone che si considerano soggetti razzializzati o con background migratorio.

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