Cinque soldi per i Moli di Genova
Schedule
Fri Sep 20 2024 at 11:00 am to 12:00 pm
UTC+02:00Location
Via di Sottoripa, 16124 Genova GE, Italia | Genova, LI
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Sono passati 7 anni , da quando Il Circolo Culturale Fondazione Amon APS, prendendo spunto da un brano tratto dal libro "Il Malamore" di Remo A Borzini, Canesi Editore, rieditato poi Da Fratelli Frilli, faceva formale richiesta al Municipio 1 Centro Est del Comune di Genova, affichè venisse apposta una Targa, a ricordo delle lavoratrici dell'antica arte del meretricio, che versando 5 soldi al giorno a un podestà incaricato dalla repubblica, contribuirono all'ampliamento della fabrica dei moli.Dopo numerose discussioni , la targa verrà affissa e scoperta alle ore 11,00 di Venerdì 20 Settembre, data non scelta casualemente, in Via Sottoripa, angolo Vico delle Compre (davanti all'uscita dela Metropolitana).
La possa di questa targa, non è un evento folcloristico, ma, a nostro dire, un atto dovuto nei confronti di povere donne, anonime, che con il loro lavoro , hanno permesso a Genova di avere dei moli all’avanguardia, così da mantenere il titolo di Superba.
Interverranno:
L'Assesore del Comune di Genova Marta Brusoni
Il Presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù
L'Assesore alla Cultura del Municipio Centro Est Daniela Marziano
La Presidentessa dell'Associazione Princessa Rossella Bianchi
L'Operatore Sociale Domenico "Megu" Chionetti
Si Ringrazia la ditta D'Avoglio Marmi per aver realizzato e donato la targa
Il Testo della Targa? venite a scoprirlo
Qualche dato:
Il termine prostituta fa capo alla parola prostituzione che deriva dal verbo latino prostituere, che significa letteralmente “esporre, mettere in mostra”; questa parola ha via via preso il significato di prestazione sessuale eseguita dietro compenso.
La prostituzione ha radici che si perdono nella notte dei tempi, praticata anticamente come atto sacro la ritroviamo diffusa in ogni popolo e "civiltà".
A Genova il meretricio ha sempre avuto il suo largo spazio, infatti nei tempi passati la Repubblica ne ha tratto grande beneficio, facendone addirittura un industria. Tutto ciò è avvalorato dalla storia della nostra città dove già nel 1418 la Repubblica di Genova aveva stabilito una tassa, allestendo un intero quartiere dove le donne potevano lavorare tranquillamente. Tale quartiere sorgeva sul Colle Albano, un’area recintata che da Castelletto scendeva fino all’attuale Via Garibaldi e Piazza Fontane Marose. Al suo interno le “signorine” potevano esercitare indisturbate la loro arte, erano protette e se si ammalavano erano curate. Tutto questo versando 5 soldi al giorno al podestà designato dall’assegnazione di un appalto che veniva indetto dalla Repubblica ogni 5 anni. I proventi di tale gabella venivano utilizzati dalla Repubblica per la costruzione e l’ampliamento dei moli, zona severamente vietata alle nostre lavoratrici.
All’interno del recinto era assolutamente vietato il turpiloquio e i suoi cancelli si aprivano alle belle signore solo il sabato, giorno in cui erano libere di scorazzare per la città, moli esclusi naturalmente, non sia mai (maniman) che potesse nascere qualche pretesa imbarazzane. Da qui nacque il detto genovese:
“A l'è cheito un-a bagascia in mà”, dove in seguito fu aggiunto, “senza bagnase”, proverbio di origine popolare, che indica una cosa impossibile da realizzarsi!
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Where is it happening?
Via di Sottoripa, 16124 Genova GE, Italia, Via di Sottoripa, 11, 16124 Genova GE, Italia,Genova, ItalyEvent Location & Nearby Stays: